Spazio Culturale Antonio Tabucchi

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Spazio Culturale Antonio Tabucchi

 
Situato nel cuore del paese, vicino a Piazza Garibaldi, su un terreno che prima ospitava un campo sportivo, lo Spazio Culturale Antonio Tabucchi è stato dedicato allo scrittore il 18 aprile 2012. Negli anni seguenti, questo spazio, punto di ritrovo per i cittadini vecchianesi, è stato impreziosito, per iniziativa dell’Amministrazione del Sindaco Angori, con alcune installazioni dedicate allo scrittore. La prima, in ordine di tempo, consiste in una mostra di pannelli espositivi titolata “Un ricordo di Antonio. La vita non è in ordine alfabetico” a cura dell’Associazione Culturale Antonio Tabucchi. A essa sono seguite, a breve distanza di tempo, due opere: una pittorica “Domani presto o tardi”, dell’artista Alessandro Tofanelli e una scultorea titolata “Omaggio alla scrittura”, realizzata da Gianni Lucchesi.
Inaugurati il 10 ottobre 2020, i cinque pannelli di grande formato ripercorrono, con fotografie e brevi testi, alcuni dei momenti significativi della vita e dell’opera dell’autore. Il primo, di carattere biografico, sottolinea l’importanza di Tabucchi all’interno del panorama letterario novecentesco ed evidenzia non solo l’attività di scrittore, ma anche quella di studioso, critico e traduttore, nonché il suo impegno civile. Il secondo pannello presenta un suo ritratto inedito realizzato attraverso gli occhi degli alunni della Scuola media Leopardi di Vecchiano durante un Progetto europeo sul tema del viaggio nella narrativa di Tabucchi. Il terzo pannello riporta una sua definizione della letteratura; mentre il quarto, che dà il titolo all’installazione, con una citazione dal romanzo Tristano muore (2012), sottolinea i legami profondi con lo scrittore Fernando Pessoa, continuo oggetto di studio dell’autore. Il quinto, infine, attraverso alcune foto del Borgo di Vecchiano degli anni Quaranta del Novecento e le parole del suo primo romanzo Piazza d’Italia, ambientato proprio a Vecchiano, ricorda il legame affettivo di Tabucchi con il suo paese, punto di partenza e luogo di costanti ritorni.
La seconda opera, una tela di grandi dimensioni, inaugurata il 26 marzo 2021, è stata realizzata dal pittore Alessandro Tofanelli. Essa è espressione del dialogo che può instaurarsi tra le diverse forme d’arte e rappresenta, come ebbe a sottolineare il critico e storico dell’arte Giovanni Faccenda, l’incontro tra la narrativa immaginifica di Tabucchi e l’estro pittorico di Tofanelli. Quanto Tabucchi amasse l’arte emerge tanto nella sua opera quanto nella sua biografia, fin da quando era bambino e lo zio lo conduceva a visitare i capolavori dei grandi musei fiorentini. La tela in questione, in una sorta di gioco di specchi e rimandi, trae spunto liberamente dal racconto “Finestra sull’ignoto” della raccolta Racconti con figure (2011), a sua volta ispirato a un dipinto di Tofanelli “Presto o tardi” (2008).
La terza installazione, inaugurata il 29 luglio 2021, è una scultura realizzata da Gianni Lucchesi. L’artista ha voluto creare un’opera che celebrasse lo scrittore in maniera non convenzionale, facendo riflettere sul senso stesso della scrittura con una frase che pone l’attenzione sull’aspetto impegnato di Tabucchi, da sempre attenta coscienza critica del suo tempo e difensore dei valori di libertà e democrazia.
Si tratta di strisce di acciaio corten da cui sono state ritagliate le lettere che compongono la scritta come una sorta di negativo. Le lettere ritagliate sono state poi assemblate, l’una sopra l’altra, a formare un piccolo totem, quasi a materializzare quel pensiero in un sostegno alla piccola figura umana che vi si poggia.